sabato 6 agosto 2011

FAQ sul tema dei pregiudizi legati all'immigrazione irregolare.

Il questionario di domande e risposte, elaborato dai partecipanti al "campeggio dei diritti umani" promosso da Amnesty International nell' isola di Lampedusa, che trovate qui di seguito, rappresenta un utile vademecum per chiunque debba confrontarsi con quei diffusi e fastidiosi luoghi comuni capaci di influenzare, in maniera preoccupante, l'opinione personale di buona parte della popolazione italiana sul tema dell'immigrazione irregolare.


Questionario D&R  Come potete provare che ci sia una valorizzazione turistica di Lampedusa visto che i gestori di attività di ricezione lamentano un calo di presenze dell’80%?La nostra intenzione è valorizzare il turismo: la realtà è serena e diversa dall’immagine fornita dai media. Quanto al calo di presenze non abbiamo ancora dati certi e sarebbe più opportuno valutare la stagione alla sua conclusione.

Perché le forze militari impiegate a Lampedusa non dovrebbero essere autorizzate a "respingere" visto che l’Europa è contraria all’ingresso di queste persone?
 Il respingimento immediato è contrario al diritto internazionale e in particolare alla Convenzione delle NU relativa allo Status dei Rifugiati entrata in vigore in Italia nel 1955. Infatti, si violerebbe il principio del "non-refoulement", in base al quale gli individui a rischio di tortura o di trattamenti inumani e degradanti nei propri paesi d’origine non vi possono essere rimandati.

Si può comprendere l’accoglienza di persone che scappano da guerre, ma i tunisini non sono in guerra. Perché accoglierli?
Non è possibile fare questa distinzione a propri, perché non conosciamo le situazioni individuali e quindi non è detto che un cittadino di un paese non in guerra non sia a rischio di violazione di diritti umani nel proprio paese d’origine.
Anche se la maggior parte dei tunisini sono migranti considerati economici dobbiamo considerare che la situazione politica in Tunisia è instabile a causa della recente Primavera Araba.

L’Italia è in crisi economica e molte famiglie non arrivano alla fine del mese, perché sprecare soldi per soccorrere questi clandestini e fornire loro vitto e alloggio?
L’Italia ha il dovere di soccorrere le persone in mare in difficoltà secondo gli obblighi internazionali assunti. Costa di più violare i diritti umani, tramite l’istituzione di centri di detenzione, che non rispettarli. Basti pensare che la permanenza quotidiana di ogni persona internata in un Centro di Identificazione ed Espulsione ha un costo che si aggira intorno ai 50 euro al quale vanno aggiunte le ingenti spese per le attività di pubblica sicurezza. Si tratta di somme considerevoli che ben potrebbero essere impiegate in percorsi d’inserimento dei migranti ovvero, quantomeno, per finanziare progetti individuali di rimpatrio volontario.

Il vostro atteggiamento incentiva nuovi sbarchi, siete disposti ad accoglierli in casa vostra?
Sì, sarei disposto/a, ma non dovrebbe essercene il bisogno se venissero fornite le strutture di assistenza da chi di dovere.

Dare dei diritti a chi non rispetta quelli delle donne non è giusto. Gli arabi non lo fanno. Come donna/come uomo che rispetta le donne io non li voglio in Italia.
Prima di essere uomo o donna un migrante è una persona. E per questo ha il diritto di essere accolta. Se poi saranno compiute delle violazioni, si dovrà valutare il caso, ma non può essere punito a priori. Inoltre i dati di violenza sulle donne sono piuttosto trasversali tra i Paesi.

Non è corretto concedere il permesso di soggiorno a chi non è entrato secondo le vie legali. Bisogna rimandarli a casa loro.
La legislazione italiana non facilita l’ingresso legale nel nostro Paese e questo è il motivo per cui il numero di ingressi illegali sono così alti.

Si devono aiutare i paesi di provenienza in cambio delle loro azioni per fermare i viaggi?
Occorre valutare quali sono le azioni che vengono intraprese per fermare i viaggi da parte del Paese d’origine. Se ci troviamo di fronte a una situazione analoga a quella sussistente in Libia, in cui i viaggi vengono fermati a prezzo di una sistematica violazione dei diritti umani, ovviamente l’aiuto economico non può essere giustificato.

Persone non abituate a rispettare la legge sono pericolose per la sicurezza degli italiani.
Non dobbiamo correre il rischio di generalizzare. Va valutato caso per caso, senza cadere in banali luoghi comuni.

Questo buonismo porta ad avere in Italia dei lavoratori stranieri che toglieranno il lavoro agli italiani. Non pensa che bisognerebbe dare sempre e in tutti i campi la priorità agli italiani?
Secondo le statistiche la maggior parte dei lavori svolti dagli immigrati è da qualche tempo abbandonata dagli italiani, perché troppo faticosi e sotto pagati. Inoltre, la stessa Confindustria richiede periodicamente manodopera straniera.

Tra i clandestini, la % di maschi è notevolmente superiore a quella delle donne. La % di stupri aumenterà per ovvi motivi. Dovremo chiudere le nostre donne in casa per proteggerle?
Non possiamo presumere la colpevolezza delle persone solo perché immigrati irregolari. Inoltre, più del 90% degli stupri sono perpetrati ad opera di familiari, amici e conoscenti delle vittime.


3 commenti:

  1. GRAZIE ITALIA..GRAZIE LAMPEDUSA

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  2. il vero problema che da anni si fa assistenzialismo..non ci si preokkupa della loro integrazione ne tessuto sociale ed economiko..cambiare rotta,,,,

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  3. tutto quello che nella faq..da voi e stato scritto corrisponde secondo me alla realta'..i giornali strumentalizzati da attivisti di facciata..di diverso colore governativo,,hanno kreato un mostro.lampedusa..kosa che non korrisponde alla realta'

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